Qualche volta mi capita di avere tra le mani un oggetto che sta per fare una finaccia. "Peccato", penso prima di buttarlo nel secchio del sudicio, "che ci potrei fare?"; così scatta il rimuginio e spesso nasce un'idea. Poi, per essere consapevole di aver fatto una cosa fatta proprio bene, devo trovare il modo di trasformare l'idea in realtà usando mezzi semplici e possibilmente già in mio possesso.
I barattolini del deodorante di Giacomo erano una mia ossessione: belli nella forma, nobili nel materiale, modesti nelle dimensioni, possibile che dovessero essere destinati all'inceneritore? Finalmente un giorno mi si è accesa una lampadina e ho trovato l'idea giusta per riscattarli dal bidone del vetro, liberare l'omino recluso dentro ognuno di loro e restituirgli la giusta dignità lontano da ascelle deterse e mobiletti da bagno.
L'occasione si è presentata insieme al bando per il concorso Libri mai mai visti, una bellissima rassegna della quale potete trovare notizia qui:
Spesso le mie idee nascono semplicemente osservando l'oggetto, come ho già spiegato nel post degli Stecchi Secchi. Guardo il barattolino, penso a cosa assomiglia la sua forma, penso al deodorante, ragiono un pò sul suo nome, sui possibili doppi sensi che ha e viene fuori la mia creazione.
Volevo realizzare un libro mai mai visto e pensai subito che avrei potuto farlo con i barattolini del deodorante. Deodorante... deo odorante... dei odoranti... divinità fatte col barattolino.
Un libro mai mai visto deve avere, per come lo concepisco io, un pò di scritto e allora mi sono concentrata e ho buttato giù qualche rima in attesa che mi balzasse in testa un'idea vera e propria per una storiella.
Insomma, com'è, come non è, si è andata creando una sorta di nuvola olimpica sulla quale posano sette dei e che ha questo aspetto qua:
Gli dei odorati Manufatto realizzato con carta igienica,cartoncino, barattolini vuoti di deodorante, colori a smalto, pennarelli, stoffe, nastri e minuzie incollate a caldo. |
Sulla nuvola e dentro a ciascuna divinità si legge questo racconto in rima:
GLI DEI ODORANTI
Per le gran necessità
d'ogni giorno della vita
ci son le divinità
che la rendono gradita.
Noi nel globo sì abitiamo
e perciò ecco adoriamo
con trasporto esaltante
questo nostro Geodo Errante
Geodo Errante - fronte |
Geodo Errante - retro |
dentro il quale custodiamo
ciò che di più caro abbiamo:
Se ne cura come amante
grande e immenso Theodor Ante.
Theodor Ante |
Poi beviamo in quantità
un tè da divinità
e con naso un pò sniffante
ringraziamo Tè Odorante
Tè odorante |
alle cinque o a colazione
dedicando un'orazione
con cader rassicurante
all'immenso Deo Orante.
Deo Orante |
Per ciò che di caro abbiamo
e che bene conosciamo
confidiamo ogn'or costante
nella brava Dea Adorante.
Dea Adorante |
Ma siccome siam terrestri
dagli umori un pò maldestri
necessario e ben costante
è adorar il Deodorante
Deodorante |
poi affidiamo un dì di più
a chi ricco è in sovrappiù
che prezioso e sfolgorante
divenuto è Dio Dorante.
Dio Dorante |
Che meraviglia, Elena! Bellissimi e poetici! Brava brava brava! Un abbraccione dal Tracca!
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