mercoledì 19 gennaio 2011

Dei OdOraNti

Qualche volta mi capita di avere tra le mani un oggetto che sta per fare una finaccia. "Peccato", penso prima di buttarlo nel secchio del sudicio, "che ci potrei fare?"; così scatta il rimuginio e spesso nasce un'idea. Poi, per essere consapevole di aver fatto una cosa fatta proprio bene, devo trovare il modo di trasformare l'idea in realtà usando mezzi semplici e possibilmente già in mio possesso.

I barattolini del deodorante di Giacomo erano una mia ossessione: belli nella forma, nobili nel materiale, modesti nelle dimensioni, possibile che dovessero essere destinati all'inceneritore? Finalmente un giorno mi si è accesa una lampadina e ho trovato l'idea giusta per riscattarli dal bidone del vetro, liberare l'omino recluso dentro ognuno di loro e restituirgli la giusta dignità lontano da ascelle deterse e mobiletti da bagno.

L'occasione si è presentata insieme al bando per il concorso Libri mai mai visti, una bellissima rassegna della quale potete trovare notizia qui: 

Spesso le mie idee nascono semplicemente osservando l'oggetto, come ho già spiegato nel post degli Stecchi Secchi. Guardo il barattolino, penso a cosa assomiglia la sua forma, penso al deodorante, ragiono un pò sul suo nome, sui possibili doppi sensi che ha e viene fuori la mia creazione. 
Volevo realizzare un libro mai mai visto e pensai subito che avrei potuto farlo con i barattolini del deodorante. Deodorante... deo odorante... dei odoranti... divinità fatte col barattolino.
Un libro mai mai visto deve avere, per come lo concepisco io, un pò di scritto e allora mi sono concentrata e ho buttato giù qualche rima in attesa che mi balzasse in testa un'idea vera e propria per una storiella.

Insomma, com'è, come non è, si è andata creando una sorta di nuvola olimpica sulla quale posano sette dei e che ha questo aspetto qua:


Gli dei odorati
Manufatto realizzato con carta igienica,cartoncino, barattolini vuoti di deodorante, colori a smalto, pennarelli, stoffe, nastri e minuzie incollate a caldo.

Sulla nuvola e dentro a ciascuna divinità si legge questo racconto in rima:

GLI DEI ODORANTI

Per le gran necessità
d'ogni giorno della vita
ci son le divinità
che la rendono gradita.

Noi nel globo sì abitiamo
e perciò ecco adoriamo
con trasporto esaltante
questo nostro Geodo Errante

Geodo Errante - fronte
Geodo Errante - retro


dentro il quale custodiamo
ciò che di più caro abbiamo:
Se ne cura come amante
grande e immenso Theodor Ante.

Theodor Ante

Poi beviamo in quantità
un tè da divinità
e con naso un pò sniffante
ringraziamo Tè Odorante

Tè odorante

alle cinque o a colazione
dedicando un'orazione
con cader rassicurante
all'immenso Deo Orante.

Deo Orante

Per ciò che di caro abbiamo
e che bene conosciamo
confidiamo ogn'or costante 
nella brava Dea Adorante.

Dea Adorante

Ma siccome siam terrestri
dagli umori un pò maldestri
necessario e ben costante
è adorar il Deodorante

Deodorante

poi affidiamo un dì di più
a chi ricco è in sovrappiù
che prezioso e sfolgorante
divenuto è Dio Dorante.

Dio Dorante

1 commento:

  1. Che meraviglia, Elena! Bellissimi e poetici! Brava brava brava! Un abbraccione dal Tracca!

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